I 5 Monumenti fiorentini da non perdere
Cosa vedere durante una prima visita a Firenze? Ecco i 5 immancabili posti da non perdere!
Gli ospiti a La Scuola di Furio hanno l'opportunità di coniugare il relax della nostra casa vacanze in Toscana con piscina con le visite alle città d'arte toscane, la maggior parte delle quali sono comodamente raggiungibili in auto o in treno in meno di un'ora! Senza dubbio la città più famosa della Toscana, culla del Rinascimento, scrigno contenente tesori inestimabili è Firenze! Molti dei nostri ospiti tornano a visitarla per la seconda, terza o ennesima volta. Questo post elenca i posti da vedere assolutamente in una prima visita nella città capoluogo della Toscana. Sono elencati in modo da essere uniti da una semplice e bellissima passeggiata (solo l'ultimo pezzo è un po' in salita, ma la vista dall'ultima tappa vale bene qualche salita! E se leggete fino in fondo vi svelo anche un trucchetto niente male...).
Così come a chi va a fare un safari fotografico in Africa si indicano i big five, i grandi 5 animali imperdibili da fotografare, in questo post vi indichiamo i BIG FIVE DI FIRENZE, che non sono elefante, leone, bufalo, rinoceronte e leopardo o altri animali della savana ma monumenti fiorentini imperdibili. Per essere chiari... Sono quei monumenti di cui ti chiedono gli amici a casa. "Ma lì ci siete stati?". Con questa guida i BIG FIVE non vi scapperanno (e nemmeno altri posti da visitare che si trovano nelle immediate vicinanze).
Allora vediamo insieme quali sono gli irrinunciabili di Firenze, i BIG FIVE!
- Piazza Duomo (Battistero San Giovanni, Cattedrale di Santa Maria del Fiore e Campanile di Giotto)
- Piazza della Repubblica
- Piazza della Signoria (Palazzo Vecchio e Loggia dei Lanzi)
- Ponte Vecchio
- Piazzale Michelangelo
Il nostro consiglio è di partire dalla Stazione di Santa Maria Novella.
Come si arriva a Firenze?
- Con la vostra auto (c'è il Parcheggio Sotterraneo Stazione SMN, proprio sotto la stazione, un po' caro (la comodità si paga) e relativo (a me pare caro perchè vivo in provincia, se voi vivete in una grande città, vi sembrerà normale). Qui le tariffe. Qui il percorso per raggiungerlo in 45 minuti)
- Con il tram (Qui il percorso per raggiungere il capolinea Villa Costanza Viale della Costituzione a Scandicci della linea T1 Leonardo, la linea che collega Scandicci all’Ospedale di Careggi partendo da La Scuola di Furio in 41 minuti. Prendete il tram direzione Careggi e raggiungete in 24 minuti la fermata "Stazione Santa Maria Novella")
- Con il treno (Raggiungete in 13 minuti la stazione di San Miniato Fucecchio, qui il percorso. Da qui il treno più veloce impiega 35 minuti per raggiungere la principale stazione di Firenze. Altrimenti raggiungete in 24 minuti la stazione di Empoli. Da qui il treno più rapido ci mette 27 minuti).
Già la stazione di Santa Maria Novella (che prende il nome dalla vicina basilica) è da vedere, visto che è considerata un capolavoro del razionalismo italiano, disegnata da Giovanni Michelucci e realizzata negli Anni '30.
Una piccola precisazione. Dentro la stazione di Santa Maria Novella a Firenze, per motivi di conservazione architettonica, le scritte NON corrispondono più a quello che realmente c'è sotto!
Come vedrete, alla discesa tutti si dirigono verso l'atrio. Da qui si può uscire da destra (e ci troviamo alla fermata della tramvia), attraversare l'atrio della biglietteria e la zona dei taxi o girare a sinistra, passando davanti alla farmacia. Il nostro consiglio è di passare dalla biglietteria e attraversare i giardinetti.
Vi troverete a un semaforo pedonale. Vi consigliamo questo percorso perché, appena avrete attraversato vi troverete di fronte all'Ufficio IAT Informazioni e Accoglienza Turistica di Piazza Stazione 4. Questo vi permetterà di avere una cartina omaggio se vi siete dimenticati quella che vi forniamo noi in auto o a casa. Da qui, dirigetevi verso Via Panzani, percorrendola tutta, fino a che non diventa Via de' Cerretani. Fate anche questa strada e se ancora non vi sarà chiaro, vi anticipiamo che finirete in Piazza San Giovanni! Piazza San Giovanni prende il nome dal Battistero di Firenze ed è di fatto la continuazione di Piazza del Duomo. quindi siete arrivati alla
PRIMA TAPPA: PIAZZA DUOMO Santa Maria del Fiore, Battistero e Campanile di Giotto
La splendida prima tappa dei BIG FIVE DI FIRENZE: Duomo di Santa Maria del Fiore, Battistero di San Giovanni e Campanile di Giotto in una foto di Gabriele Mantellini
La Piazza Duomo rappresenta, praticamente da sempre, il centro religioso di Firenze e vista la presenza del Battistero di San Giovanni, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Campanile di Giotto è facile capire il perché. Gli edifici risalgono a epoche diverse ma esprimono una grande armonia, data anche dai rivestimenti in marmo bianco di Carrara, marmo rosso di Siena e marmo verde "serpentino" di Prato.
L'edificio più antico (risalente tra il IV e V sec. d.C.) è il Battistero di San Giovanni, intitolato al patrono di Firenze. Di pianta ottagonale, è uno dei più importanti esempi di romanico fiorentino. Imperdibili, anche durante una veloce visita esterna, le porte realizzate nel Quattrocento da Lorenzo Ghiberti. Adesso vediamo delle copie (gli originali sono al Museo dell'Opera del Duomo) ma sono sufficienti per rimanere a bocca aperta. Sono due porte in bronzo dorato, una verso nord (verso San Lorenzo) e una verso est (davanti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, tanto bella da guadagnarsi l'appellativo di "Porta del Paradiso". Se avete un po' di tempo e potete entrare a visitare il meraviglioso ciclo di mosaici a fondo oro dominati da un Cristo Giudice meraviglioso, buon per voi! Il battistero è il luogo del Battesimo. Chi veniva battezzato usciva dalla porta del Paradiso e poteva eccedere alla Cattedrale.
La Cattedrale di Firenze si chiama Santa Maria del Fiore. Nei tempi antichi proprio qui si trovava Santa Reparata, una chiesa ben più piccola, dedicata a una santa vergine e martire che fu torturata perché rifiutava di adorare gli Dei pagani. Insensibile alle tremende torture a cui venne sottoposta, fu decapitata. La sua anima uscì dal corpo sotto forma di colomba. Perché fu cambiato il nome? Ci sono un paio di spiegazioni. Una più "laica" che vede il richiamo al giglio simbolo di Florentia e una religiosa secondo cui il Fiore è il simbolo dell’incarnazione di Gesù. Una terza ipotesi vede un'imposizione da parte della potentissima Arte della Lana, legata al convento di Santa Maria del Fiore di Fiesole. Custodite all'interno del Duomo di Santa Maria del Fiore numerosissime opere d'arte di vari maestri, tra cui Paolo Uccello, Lorenzo Ghiberti e Luca della Robbia. I più curiosi possono scendere a visitare gli scavi dell’antica cattedrale, Santa Reparata. La realizzazione di Santa Maria del Fiore come la vediamo oggi parte da un primo progetto di Arnolfo di Cambio (vissuto tra la seconda parte del 1200 e gli inizi del 1300) e di tanti altri che si sono succeduti nei secoli, come Filippo Brunelleschi, autore di una avveniristica cupola. I più atletici possono salire i 463 gradini per raggiungere la terrazza a 91 metri di altezza. Il panorama a 360 gradi su Firenze vi farà dimenticare la fatica! Per molti anni la facciata del Duomo è rimasta grezza, fu ultimata solo in vista di Firenze capitale d'Italia (1865-1871), quindi quando nelle fiction vediamo Dante o i Medici che passeggiano davanti alla facciata come la vediamo adesso si tratta di un falso storico!
Anche il Campanile, che noi conosciamo con il nome "di Giotto" è frutto di alcune modifiche in corso d'opera, realizzate quando Giotto era ormai morto, le bifore e il tetto che aggiungono leggerezza si devono infatti ad Andrea Pisano e Francesco Talenti. Chi volesse visitarlo a arrivare a 82 metri, sappia che gli scalini sono 398 originali più 15 della prima rampa.
Eccomi in cima al Campanile di Giotto! Gli scalini sono tanti ma la vista è impagabile!
Lasciando Piazza Duomo avete due possibilità per arrivare alla prossima meta. Prendere Via dei Calzaiuoli (vantaggio passate davanti a un altro Ufficio IAT Informazioni e Accoglienza Turistica di Piazza San Giovanni, 1; svantaggio passate davanti a un Disney Store, una specie di calamita gigante per grandi e piccini) e poi girare a destra in Via degli Speziali (lo sapevate che Dante faceva parte dell'Arte dei Medici e Speziali, una delle sette Arti Maggiori delle corporazioni di arti e mestieri di Firenze?) oppure da Piazza San Giovanni imboccare Via Roma. In tutti i modi arriverete alla
SECONDA TAPPA: PIAZZA DELLA REPUBBLICA, vero cuore di Firenze dai tempi dei Romani.
Nonostante l'aspetto attuale, elegante, parigino e un po' lezioso, Piazza della Repubblica è il vero cuore "romano" di Firenze. Ai tempi Firenze, anzi, Florentia aveva una pianta rettangolare, tipica delle colonie e al centro c'era il foro (oggi proprio piazza della Repubblica) dove si incontravano il cardo (oggi Via Roma e Calimala) e il decumano (oggi Via Strozzi e Via del Corso).
Il punto da prendere come riferimento è la Colonna dell'Abbondanza o della Dovizia. Ai tempi dei romani c'era un'altra colonna, poi andata perduta. Fu rimpiazzata nel 1431 dalla colonna che vediamo oggi, che aveva in cima la statua della Dovizia di Donatello, in pietra serena che purtroppo si è rovinata ed è stata sostituita da un'opera simile. In alto c'era anche una campanella per indicare l'apertura del mercato (Mercato Vecchio) che qui si teneva, mentre in basso c'erano due catene con collare, usate per mettere alla "gogna" i condannati.
Piazza della Repubblica in uno scatto preso dalla terrazza dei grandi magazzini La Rinascente
L'aspetto odierno dai Piazza della Repubblica è però il risultato degli scellerati sventramenti e ricostruzioni quando fu deciso di fare di Firenze la capitale del Regno d'Italia (1865-71). Se è vero che molti degli edifici che la occupavano erano fatiscenti e malsani, è altrettanto vero che furono abbattuti in toto il ghetto ebraico insieme e botteghe, torri medievali, chiesette e tabernacoli... All'epoca di Firenze Capitale del Regno d'Italia al centro c'era una grande statua equestre di Re Vittorio Emanuele II (che adesso si trova alle Cascine).
Per far concorrenza a Parigi e alle altre sfavillanti capitali di fine Ottocento, la piazza si popolò di caffè, locali adesso diventati caffè storici di Firenze. Il Caffè Gilli, il Caffè Paszkowski e il Caffè delle Giubbe Rosse, ritrovo di artisti, giornalisti, scrittori, intellettuali appassionati che spesso davano vita ad accese discussioni.
LA CURIOSITA'
Parlando di caffè non si può fare a meno di pensare alle bevande e ai cocktail, come il Negroni. Lo sapevate che il Negroni nacque a Firenze? Sì, anche se non in Piazza della Repubblica ma vicino, tra Via Tornabuoni e Via della Spada. Oggi c'è il negozio di Giorgio Armani, negli anni ci sono stati il Cavalli Cafè e negozio, prima il Caffè Giacosa e ancora prima c'era il Caffè Casoni. Proprio nel 1919, all'epoca del Caffè Casoni, il locale era frequentato dal Conte Camillo Negroni che immancabilmente alle 17 chiedeva "il solito". Ovvero un "americano" (Campari, Vermouth rosso e Acqua Tonica in 3 parti uguali con ghiaccio, scorza di limone e una fetta di arancia decorativa). Un giorno al Conte Negroni venne voglia di una bevanda che contenesse del gin e fece questa richiesta al barman Fosco Scarselli, che gli servì una variante, con il gin al posto dell'acqua tonica e la fettina di limone al posto di quella d'arancia, che da allora fu detto "l'Americano alla maniera del Conte Negroni".
Da Piazza della Repubblica, altre 2 opzioni per arrivare alla terza tappa. Prendere Calimala (vantaggio: in Calimala, alla vostra sinistra, vi troverete la loggia del Mercato Nuovo, detta anche loggia del Porcellino!
UNA CURIOSITA' (anzi due!)
Sono almeno due le curiosità legate a questa loggia. Qua sotto, in prossimità di dove adesso vediamo questa ruota scolpita nel pavimento, veniva custodito il Carroccio Fiorentino. Il Carroccio Fiorentino era un carro da battaglia, che capitanava le truppe fiorentine che uscivano per le varie guerre. Era equipaggiato con il gonfalone della città e doveva essere spesso fuori, vista la frequenza delle guerre con le città vicine.
I fiorentini sono sempre stati mercanti e banchieri. A volte banchieri così ricchi da prestare una vera fortuna addirittura a un re! Nella prima metà del 1300, i Baldi e i Peruzzi, banchieri fiorentini prestarono una somma faraonica, si dice fino a un milione e mezzo di fiorini a Re Edoardo III d'Inghilterra. Che mai li rimborsò, portando alla rovina non solo le due storiche famiglie fiorentine ma tutto il tessuto sociale ed economico legato a Firenze!
Questo per spiegare che a Firenze tutti erano ben consci dell'importanza di stare lontani dalla bancarotta. Per instillarne il concetto, all'epoca si usava un metodo brutale. Sempre sotto la loggia del Mercato Nuovo, posto centralissimo, dove tutti potevano vedere cosa accadeva, e sempre all'altezza di questa pietra che in questa occasione chiameremo “pietra dello scandalo“, ai commercianti falliti veniva impartita una umiliante lezione. A chi non onorava i propri impegni, mettendo quindi a rischio l'economia dell'intera città, venivano calati i pantaloni, finché il fallito si trovava a sedere scoperto. A questo punto veniva spinto per terra, in modo da fargli battere il sedere nudo sulla pietra. Compita questa "cerimonia" il debitore non poteva più essere aggredito dai creditori. Ecco perché in italiano si dice “Tizio è con il sedere per terra” per indicarne una difficile situazione economica.
e la fontana del Porcellino
Tiziana alla fontana del Porcellino. Mettete una monetina nella bocca del cinghiale e lasciatela cadere nella grata se volete tornare a Firenze!
sulla sinistra) e poi girare a sinistra in Via della Vacchereccia (vantaggio: alla vostra sinistra potrete prendere un caffè al banco al Caffè Rivoire, con una vista da urlo. Suggerimento 1: se decidete di sedervi nel dehor, chiedete i prezzi prima di accomodarvi! Suggerimento 2: fanno un'ottima cioccolata calda!) oppure (ri)passare da Via degli Speziali e girare a destra su Via dei Calzaiuoli. Comunque vi troverete alla
TERZA TAPPA: PIAZZA DELLA SIGNORIA
Che dire? Tutte le volte che la vediamo, ci si apre il cuore. I due edifici principali sono Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi. Questa piazza è un museo a cielo aperto. Se è vero che alcune statue sono copie, certo non possiamo ignorarne il numero. Sotto la Loggia dei Lanzi possiamo ammirare, tra le altre statue, il Ratto delle Sabine del Giambologna, il Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini. Con il suo aspetto severo, Palazzo Vecchio e sempre un'emozione. Sorto dove ai tempi dei Romani si trovava il teatro romano, il trecentesco "Palazzo dei Priori", divenne poi "Palazzo della Signoria" ai tempi della Repubblica di Firenze, poi "Palazzo Ducale" quando vi abitava il duca Cosimo I de' Medici. Prese l'appellativo di "Vecchio" quando Cosimo I e la moglie Eleonora di Toledo si trasferirono nel "nuovo" e molto più grande e sfarzoso Palazzo Pitti (talmente faraonico da mandare in miseria la famiglia Pitti!). Impossibile non notare il David di Michelangelo che accoglie i visitatori, anche se l'originale si trova alla Galleria dell'Accademia. Chi vuol curiosare in quello che è il municipio di Firenze, può accedere alle stanze del piano terra senza problemi.
Da Piazza della Signoria indicarvi dove passare è un obbligo. Passate tra Palazzo vecchio e la Loggia dei Lanzi e vi troverete nel Piazzale degli Uffizi, quel bel cortile con le nicchie con le statue dei maggiori pensatori fiorentini. alla vostra sinistra c'è la biglietteria e alla destra l'ingresso per il museo degli Uffizi. Proseguite e in fondo vedrete l'Arno e, alla vostra destra, il Ponte Vecchio.
Foto Gabriele Mantellini
Passate sotto questi archi...
La Loggia del Corridoio Vasariano in una foto di Gabriele Mantellini
Passando sotto questi archi pieni di storia non è difficile arrivare sul Ponte Vecchio. Ecco la
QUARTA TAPPA: PONTE VECCHIO
Lo sapevate che si può fare una gita in barca sull'Arno a Firenze?
Fino a qui le cose sono state facili e praticamente senza dislivello. Adesso le cose si fanno più ardue. Se avete problemi alla schiena, disturbi cardiaci o altre patologie o siete donne in gravidanza vi consiglio di prendere i bus ATAF o un taxi per arrivare alla
QUINTA TAPPA: PIAZZALE MICHELANGELO
Appena lasciate Ponte Vecchio, potete infilarvi nella prima strada a destra, Borgo San Iacopo.
Dopo poco vedrete sulla vostra destra l'hotel Lungarno (potete intrufolarvi sotto l'arco, affacciarvi sull'Arno e godervi la vista del Ponte Vecchio, solitamente sono molto gentili) e sulla sinistra la torre dei Ramaglianti (e poco più avanti "Mamma Gina" il ristorante fiorentino preferito da Monica e Marco, amici miei). Prendete un bus alla fermata (sono frequenti le deviazioni dovute a lavori stradali...), un taxi oppure salite a piedi, utilizzando la segnaletica presente. Tornate a Ponte Vecchio, prendete a sinistra Via de' Bardi, poi Via di S. Niccolò, per continuare su Via S. Miniato, Via del Monte alle Croci. Poi svoltate a sinistra e prendete la Scalinata del Monte alle Croci, salendo tutto a sinistra fino alla sospirata vista del Piazzale Michelangelo e subito dopo di una splendida vista DAL Piazzale Michalangelo!
LA SOLUZIONE FURBETTA
Fa troppo caldo per fare l'ultimo tratto a piedi. Oppure piove. Oppure perchè vi va così... Potete leggere questa lista al contrario e prendere un taxi (impiegherete dai 15 ai 20 minuti) alla stazione Santa Maria Novella e farvi portare fino "al Piazzale" oppure un bus ATAF da Piazza Adua (vedete qui quale bus prendere, dando come destinazione Piazzale Michelangiolo, scritto così!). Da lì scenderete seguendo questo itinerario (Viale Giuseppe Poggi, Scalinata del Monte alle Croci, Via del Monte alle Croci, Via S. Miniato, Via di S. Niccolò, Via de' Bardi, Via de' Guicciardini, Borgo S. Jacopo), vi ci vorrenno una ventina di minuti per arrivare a Ponte Vecchio, e poi le altre tappe a ritroso!